«La storia di Adunni mi ha ricordato perché sono un maestro: per dare una voce a chi ancora una voce non l'ha o non sa di averla.» (Alessandro D'Avenia, Corriere della Sera).
Il ritorno di Abi Daré, autrice del romanzo bestseller "La ladra di parole" di cui potete leggere la recensione su questo sito.
Non è una notte come tutte le altre. Domani, finalmente Adunni andrà a scuola. Tia ha lottato a lungo per dare a quella ragazzina brillante e coraggiosa la possibilità di lasciarsi alle spalle la miseria di Ikati, il villaggio nigeriano in cui è nata e cresciuta, per inseguire il suo sogno più grande: studiare, per costruirsi un futuro diverso e, un giorno, insegnarlo anche alle altre bambine che, come lei, sarebbero altrimenti relegate al ruolo di moglie e madre, senza prospettive né istruzione.
Eppure, adesso che la guarda dormire, tutto ciò cui Tia riesce a pensare sono le parole che ha origliato per caso pochi giorni fa, mentre faceva visita alla madre gravemente malata. Perché, da quelle parole, è chiaro che la madre le ha mentito per vent’anni, nascondendo un segreto che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. Tia vorrebbe cercare risposte, ma non c’è tempo: qualcuno sta bussando alla porta di casa sua, con l’intenzione di riportare Adunni a Ikati e dal marito da cui è fuggita. Dovrà quindi scegliere che cosa sia più importante: se fare luce sul proprio passato o aiutare Adunni, affinché la sua voce non venga messa a tacere, ma diventi un faro di speranza per tutte le ragazze del suo villaggio.
Una storia commovente di amicizia e solidarietà femminile. Due protagoniste dal coraggio esemplare. Un viaggio sull’importanza di trovare la propria voce e restituirla a chi non ce l’ha o ancora non sa di averla. Al di là delle difficoltà e della resilienza delle donne e delle ragazze che ho descritto, il romanzo vuole essere una riflessione sulla fragilità della vita, sull’equilibrio tra vita e morte e sull’importanza di lasciare un segno, contrapposta al puro e semplice esistere.
"Adunni, per me la tua voce rimane un regalo, mi esorta a continuare a essere la voce di chi non può farsi sentire. Grazie di avermi ricordato che c’è ancora molto da fare e, ancora di più, di avermi mostrato che le ingiustizie subite da te e da milioni di altre ragazze non sono episodi isolati ma il sintomo di problemi congeniti più vasti, che persistono ovunque nel mondo. Credo che ti farebbe piacere sapere che la straziante esplorazione della tua vita di fantasia mi ha spinto a intraprendere una nuova missione nella vita reale: istruire ed emancipare donne e ragazze delle comunità nigeriane meno servite, tramite la creazione di una mia organizzazione no-profit, la Louding Voice Education and Empowerment Foundation. Forse è per questo che hai ruggito."(Abi Darè)
LA STAMPA SU LA LADRA DI PAROLE
«Sono entusiasta di questo romanzo. In moltissime parti del mondo, le donne lottano ancora per ottenere il diritto all'istruzione. Sono grata ad Abi Daré per averci fatto sentire la forza della loro voce.»
(Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace)
«Una storia potente e coraggiosa.» (The New York Times)
«Una protagonista forte e piena di speranza, che non si perde d'animo nemmeno nelle situazioni più cupe.»
(Entertainment Weekly)
«Un romanzo destinato a diventare fonte di ispirazione per tutti.» (The Guardian)
«Una giovane donna in un villaggio della Nigeria. La voglia di riscattarsi e di imparare a parlare un buon inglese per costruirsi un altro futuro. Adunni troverà le sue parole, ma soprattutto una voce con cui farsi ascoltare ancor prima di parlare, per spezzare il silenzio delle donne, delle bambine, delle minoranze.»
(Viola Ardone, Robinson)
"Un grido di luce"
di Abi Darè
genere: narrativa internazionale
editore: NORD, 2024
pagine: 384