In questo intenso romanzo tessuto sui ricordi ci si immerge in un mondo complesso, quello dell'adolescenza, della costruzione di una personalità adulta attraverso contraddizioni, dolori, drammi e conflitti. Trama e ordito, Elisa e Bea si intrecciano tra loro, accogliendo emozioni forti e controverse, personaggi che hanno un rapporto stabile con le protagoniste, altri che stanno ai margini, l'ambiente esterno.
Le due quattordicenni provengono da due famiglie molto diverse, problematiche entrambi: Elisa, trasferita d'imperio da Biella a Piombino, non si riprenderà mai dallo strappo emotivo con la madre che l'ha abbandonata a casa del padre. Lui ingegnere, docente, uomo tutto d'un pezzo ma fragile, lei donna poco equilibrata e infelice con un altro figlio drogato: entrambi sradicati da una vita scombinata. Elisa è la ragazza fin troppo saggia, che vive di letteratura e filosofia, studentessa modello, ma invisa ai compagni per il suo aspetto trasandato e ridicolo: si sente straniera, invisibile, sbagliata.
Beatrice invece ha una famiglia benestante dove l'apparenza è fondamentale. La madre si occupa a tempo pieno di sua figlia, come una manager che vende il suo prodotto, perfetto, elegante, di una bellezza strepitosa. Ma anche Bea è un'emarginata, sola tra i compagni che la invidiano e la osteggiano.
Non potrebbero essere più diverse, eppure le lega un'amicizia travolgente, totalizzante, dove i bisogni dell'una s'intrecciano con quelli dell'altra. Dalla quarta ginnasio al primo anno di università Elisa scrive tutto nei diari, poi "smette di tenere traccia della sua vita" nel momento del tradimento e della rottura, dolorosa come una ferita squarciante che ne condizionerà la vita.
“Dopo di lei ho cercato altre amicizie, ma senza impegnarmi. Dentro di me sapevo che quella magia di segreti e tane in cui nascondersi e giuramenti solenni poteva scoccare solo in quarta ginnasio.”
Elisa continuerà la sua vita di studiosa, mentre Bea diventerà una influencer famosa in tutto il mondo, un'icona del web. Sono gli anni dopo il 2000, in cui internet e i social esplodono nel mondo, portando in luce personaggi e tendenze: Beatrice saprà approfittarne, perchè è stata allenata fin da piccola ad apparire, a mostrare di sè solo il lato lucido e brillante, a nascondere il vuoto e le fragilità. Del resto è quello che tutti si aspettano dal mondo virtuale, suscitare ammirazione, invidia, mostrare ricchezza, perfezione che non esiste nella realtà. Purchè si abbia successo, purchè si sia visti e ricordati, a qualunque costo.
Elisa, Io Narrante, ritrova dopo vent'anni i diari di quei giorni e rivive ogni momento, ogni particolare anche minuto, ogni emozione provata e decide di scrivere in un romanzo la storia di quell'amicizia che l'ha aiutata a sopravvivere all'adolescenza. L'elegante e raffinata scrittura si arricchisce di parole intense ed emotive, di contenuti che fanno riflettere, di emozioni che scuotono, di immagini elaborate, di ambienti ben conosciuti e sperimentati che incorniciano le vicende.
I continui flash back ricordano le onde di quel mare vicino al quale maturano le vicende, avanti e indietro negli anni a cercare una verità che non è facile trovare, anche perchè scavare in se stessi per riviverla è terribilmente doloroso.
"È nella mia anima che vi state inoltrando"
Ma solo così, andando in profondità dentro se stessa, Elisa riuscirà a elaborare la verità, a risolvere i conflitti, a trovare un po' di pace.
"Un'amicizia"
di Silvia Avallone
genere: narrativa italiana
editore: Rizzoli, 2020
pagine: 464
Silvia Avallone è nata a Biella nel 1984. Trascorre tutte le estati della giovinezza a Piombino, da suo padre: questo crea un rapporto speciale tra lei e la città toscana, protagonista del suo romanzo più noto, Acciaio.
Vive a Bologna, dove si è laureata in Filosofia e specializzata in Filologia moderna con una tesi su La Storia di Elsa Morante. Collabora inoltre con il Corriere della Sera, La lettura e 7, dove scrive mensilmente all’interno della rubrica 4 per 7.
Nel 2007 ha pubblicato la raccolta di poesia Il libro dei vent’anni, vincitrice del Premio internazionale di poesia Alfonso Gatto sezione giovani. Con il suo romanzo d’esordio Acciaio (Rizzoli, 2010) ha vinto il premio Campiello Opera Prima, il premio Flaiano, il premio Fregene, il premio Città di Penne, e si è classificata seconda al premio Strega 2010. Il romanzo è stato tradotto in 25 lingue e in Francia, con D’Acier, ha vinto il Prix des lecteurs de L’Express 2011. Da Acciaio è tratto il film omonimo, per la regia di Stefano Mordini, con Michele Riondino e Vittoria Puccini, prodotto da Palomar e presentato nel 2012 alla 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, all’interno delle Giornate degli Autori.
Nel 2013 ha pubblicato Marina Bellezza (Rizzoli), il suo secondo romanzo, tradotto in Francia, Olanda, Germania, Norvegia e Svezia. Premio Zocca Giovani 2014.
Il suo terzo romanzo, uscito nel 2017 ancora per Rizzoli, s'intitola "Da dove la vita è perfetta". Il titolo è un verso di una sua poesia giovanile de Il libro dei vent'anni, ed è dedicato alla figlia.
Il suo ultimo romanzo, Un’amicizia, è uscito in Italia per Rizzoli il 10 novembre 2020 ed è in corso di pubblicazione in 14 Paesi e sarà trasposto in una serie televisiva.