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"Stato di terrore" di Hillary Rodham Clinton e Louise Penny. Recensione di Tiziana Viganò






È un thriller di altissima qualità che si legge senza un attimo di tregua, la velocità degli eventi cresce fino al limite e un susseguirsi di colpi di scena che incolla il lettore alla pagina.


Ellen Adams è stata eletta Segretario di Stato degli USA da un nuovo presidente appena eletto, Douglas Williams. Ha lasciato nelle mani della figlia un impero mediatico di portata internazionale per servire il suo paese, appena uscito da un'amministrazione "dall'incompetenza criminale"che ha portato gli USA "quel faro glorioso e guasto" a un passo dall'abisso, sul fronte interno ed esterno. Cosa strana, Ellen è stata il più feroce avversario politico di Williams e ora si trova in un ruolo chiave nella nuova amministrazione, avversata da un presidente che ha astutamente scelto di mettersi vicino dei nemici per eliminarli.

Donna di grandissime capacità, Hellen Adams è il volto femminile della diplomazia: sotto sotto nasconde, in un fondo fragile, la paura di non essere all'altezza, tallone d'Achille di molte donne di ogni classe e incarico che ovunque nel mondo trovano mille difficoltà nel superare il tetto di cristallo.

E il suo primo incarico in Corea del Sud, fallito, sembra dimostrarlo. Ma non avrà il tempo di affliggersi perchè scoppia un bomba su un autobus nel centro di Londra, poi a Parigi e a Francoforte, mentre un'analista del dipartimento di Stato riceve un messaggio fatto di numeri, barre e virgole, unico indizio per....non posso dire di più!


Se il libro è stato scritto da una giallista di eccezionale forza narrativa come Louise Penny - e direi che si sente e si vede! - anche l'intervento di Hillary Clinton è notevole, trapela dalla precisione di descrizioni e particolari della pratica politica e possiamo fidarci della grandissima competenza da lei conquistata sul campo.


"Stato di terrore" descrive minuziosamente il sottotraccia di eventi politici spaventosi e i toni del thriller non smorzano l'orrore che si prova pensando che almeno una parte, se non di più, sia vera, reale, accaduta o in procinto di accadere, proprio mentre l'attenzione del mondo è sviata dai problemi della pandemia. 
Il ritiro delle truppe dall'Afghanistan è avvenuto da poco (31 agosto 2021), gli strascichi della folle amministrazione Trump sono sotto gli occhi di tutti. Noi, che per la maggioranza siamo ignari delle manovre politiche che non ci raccontano i media, leggendo questo libro, così verosimile, così dettagliato, sentiremo salire inquietudine, paura...

"La vera natura del terrore è l'ignoto".


Sarebbe meglio sapere cosa nascondono i potenti della terra o ignorarlo fino a che non saremo avvolti da nubi atomiche lanciate da Stati dotati di armi di distruzione di massa, in mano a governi di pazzi e di dittatori?

Cosa c'è dietro alle manifestazioni e ai movimenti inconsulti di settori sovranisti, nazionalisti, conservatori ad oltranza, dietro le manovre occulte di complottisti ancora ben nascosti tra personaggi insospettabili della politica, anche negli stati democratici?

Il passato dovrebbe insegnarci a stare all'erta, perchè è già successo molte volte: ora la differenza sta nella potenza economica dei terroristi, collusi con governi e mafie, e nella volontà di avere sempre più potere.


C'è un lato divertente nel libro e sta nel giudizio schiacciante che Hillary Clinton dà nei confronti di l'ha dolorosamente battuta nella campagna presidenziale del 2016, non perde occasione per sparare a zero su Trump per lanciare insulti pesantissimi - squilibrato, assurdo, delirante, rincoglionito, "testa di...","gabinetto di scimmie volanti" - solo per dirne alcuni...


Restano mille domande: che c'è di vero in questo libro? Cosa dobbiamo aspettarci da un futuro che potrebbe essere vicinissimo? I brividi aumentano, e non solo per il thriller...


"Stato di terrore"

di Hillary Rodham Clinton e Louise Penny

genere: thriller politico

editore: Einaudi, 2021

pagine: 568



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