È impossibile fermarsi prima di aver svelato il mistero in questo noir appassionante, che incontra nuovamente l'ispettrice Luce Frambelli, protagonista di due testi precedenti di Marina Bertamoni (Fratelli Frilli Editori): “Chi muore giace” e “Dieci parole per uccidere”.
Una protagonista interessante, donna forte che nasconde le sue fragilità, un passato sentimentale doloroso e un mistero che circonda la sua nascita. Così "la scelta di fare della solitudine una filosofia di vita le era parso il solo modo per proteggersi dalla sofferenza". Ha molti problemi personali e lavorativi da risolvere con razionalità, con determinazione, anzi, testardaggine: Luce va oltre l'evidenza, alla ricerca di una verità che può costarle molto in termini personali e di carriera. Lei è "quella che vuole sempre trovare il pelo nell'uovo, la nota stonata, il particolare che non quadra". Se a volte pare arrogante e indisponente ha un'intelligenza e un intuito fuori dal comune: però, proprio queste sue caratteristiche porteranno alla risoluzione di un cold case e di uno attuale che gli inquirenti vorrebbero liquidare troppo in fretta.
1998. Un manager dello spettacolo muore in un incidente aereo: viene trovato il suo cadavere ma non quello del pilota. Oggi. Viene trovato il cadavere di un clochard nel boschetto di Rogoredo a Milano, famigerato luogo di spaccio e delinquenza. È proprio lui, il pilota scomparso tanti anni prima. L'indagine porterà a scoprire verità nascoste dietro il mondo patinato della ricchezza e del successo, che a stento nasconde il marciume.
Alla Questura di Lodi è arrivato il nuovo capo, il vicequestore Bentivoglio, oppresso dal dolore e dal senso di colpa, dopo che un maniaco, per colpire lui, ha mandato in coma sua figlia. L'ispettrice Frambelli è affiancata da Fabrizio Calligaris e da Pasquale Campiglio: nonostante sia un cane sciolto, che non ama lavorare in squadra, dovrà imparare a farlo. Per fare chiarezza e svelare il fantasma di sua madre - la trama secondaria - trova aiuto in Angelo Di Dio, uno scrittore di romanzi erotici "dal passato turbolento e dal presente fascinoso" in cui ha trovato un amico, un'anima gemella.
Anche i personaggi secondari sono delineati con acuta finezza dalla scrittrice, che sa come farli muovere sulla scena scavando ogni loro caratteristica psicologica.
Luce è la formica del titolo: suo padre aveva trovato in lei la somiglianza con questo animale-totem dei nativi americani.
"un insetto piccolo che sembra inerme, ma che tramite la tenacia e il duro lavoro diventa un gigante capace di sollevare cinquanta volte il suo peso. La formica, simbolo di sacrificio e dedizione, ha un forte senso della comunità ed è sostenuta da pazienza infinita, che non l'abbandona mai"
La vicenda è appassionante, intricata al punto giusto, i labili indizi portano piano piano a comporre il puzzle che si rivela sempre più interessante, pagina dopo pagina. Ci si affeziona facilmente alla protagonista e si vorrebbe non lasciarla così presto. Ma il finale è aperto, non resta che aspettare la prossima uscita del nuovo giallo di Marina Bertamoni!
La pazienza della formica
di Marina Bertamoni
genere: giallo
editore Fratelli Frilli, 2020
pag: 202
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