Avvincente e mozzafiato, questo libro corre in ogni parola e in ogni pagina con un ritmo incalzante e velocissimo, supportato da frasi brevi e secche e dialoghi rapidi, che non lasciano tempo di respirare.
Nella scenografia di un paese da cartolina, con le casette di legno e i fienili colorati immersi nella campagna, tra campi coltivati e pascoli tra i quali scorre il fiume Ohio, non tutto è idilliaco come appare.
L’efferato omicidio di un’anziana donna, il rapimento di una bimba: Kate Burkholder, capo della polizia, non può permettersi di perdere tempo, è un caso angoscioso e ogni minuto è prezioso per salvare la vita di Elsie, sette anni, disabile intellettiva, affetta dalla sindrome di Cohen, un raro disturbo piuttosto diffuso tra gli Amish a causa del patrimonio genetico ristretto.
Kate è una protagonista che attrae con la sua personalità forte e la sua determinazione, ma anche con la nascosta fragilità dovuta a un trauma adolescenziale che l’ha ferita in modo atroce*. È nata in una famiglia Amish, nell’Ohio, ma da giovane si è staccata dalla comunità perché incapace di sottostare alle ferree regole e alle leggi morali imposte: ma ha conoscenza della cultura e della lingua – il tedesco della Pennsylvania - e questo le è utile nel risolvere i casi che si presentano nella sua contea.
Una vita tranquilla e serena, semplice ed essenziale, protetta da una grande fede nel Signore e da fortissimi legami famigliari, quella degli Amish, eppure l’essere umano non si smentisce: il pettegolezzo, il sospetto, il rifiuto del diverso, le umiliazioni, il giudizio severo per chi non si sottomette alle regole della società provocano emozioni violente, che non si cancellano facilmente e incancreniscono col tempo.
Parola chiave del libro è “vergogna”, e il titolo originale è “Shamed”: cosa provoca in una persona il senso di essere inadeguata, non all’altezza delle aspettative altrui o delle regole della società, l’autosvalutazione, il senso del proprio fallimento come individuo?
La storia raccontata da Linda Castillo affonda le sue radici lontano nel tempo, in un evento tragico di ventinove anni prima, poi in un altro di sette anni prima. Un segreto mantenuto troppo a lungo, una frase urlata da un ubriaco...ci vuole poco a rivelare la verità e a scatenare la furia della vendetta. Perché la vergogna può suscitare emozioni diverse, dalla depressione alla fobia sociale oppure alla rabbia diretta fuori di sè, alla ricerca di colpevoli esterni. Cosa si farebbe per proteggere i legami famigliari? Chi è l’assassino che massacra senza pietà accompagnando le sue gesta con i versetti biblici?
Impossibile fermarsi nella lettura, si corre di notte e di giorno con Kate alla cattura del killer, e poi, se non si conoscono i libri della serie, si corre in libreria a comprarli, tutti, o quasi!
Linda Castillo è una delle principali gialliste americane, famosa per la serie della detective Kate Burkholder. I suoi libri, tutti best-seller del New York Times, raggiungono i primi posti delle classifiche e hanno ricevuto numerosi premi. È nata in Ohio, dove ambienta i suoi thriller, e vive in Texas.
· *Per conoscerla meglio cominciare dal primo libro della serie “Costretta al silenzio”, 2013, Fanucci editore
recensione già pubblicata sul magazine MilanoNera