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Il gigante e la Madonnina di Luca Crovi. Recensione di Tiziana Viganò





Dopo "L'ombra del campione" (Rizzoli, 2018) e "L'ultima canzone del Naviglio" (Rizzoli, 2020). Luca Crovi, milanes sentimental, torna a regalarci un libro che è una vera dichiarazione d'amore per la sua Milano: si rimane affascinati dal suo narrare, con forti emozioni, una città d'altri tempi che diventa sempre più anche la nostra con lo scorrere delle pagine.

Milano è protagonista con la sua storia, il suo dialetto, i suoi personaggi di cent'anni fa: ne respiriamo l'atmosfera, ma ne vediamo anche i problemi politici e sociali in un periodo difficile, quello che vede l'ascesa del fascismo. Nella narrazione entrano personaggi famosi dell'epoca, usi e costumi, oggetti e cibi, giornali e avvenimenti, crimini e storie di gente comune, piccoli e grandi eroi.


Coprotagonista il commissario Carlo De Vincenzi, inventato dallo scrittore Augusto De Angelis (1888-1944), il primo poliziotto dei gialli italiani e ripreso da Luca Crovi:

"el commissari che quei de la ligéra ciàmaven Il Poeta di San Fedele"

poeta e intellettuale che di notte legge Sant'Agostino e Platone, ma anche il signor Bonaventura, l'eroe dei fumetti di Sargio Tofano. Un personaggio che ricorda il commissario Maigret di Georges Simenon, che unisce l'intuizione alle capacità deduttive, un uomo empatico, capace di entrare nella psicologia dei criminali e della gente comune, osservatore del contesto in cui avviene un crimine alla ricerca dei moventi, dei perché.

Troppi sono coloro che si suicidano buttandosi dalle terrazze del Duomo. Cosa c'è dietro a questi fatti?

De Vincenzi indaga su delitti, ruberie, vecchie e nuove corruzioni con pazienza ed equità.


C'è un'unica testimone silenziosa agli eventi

"A la Madunina ghe scapa nient. Nulla può sfuggire ai suoi occhi, sopra e sotto il cielo di Milano. Dalla cima del Duomo scruta la vita ma osserva anche la morte."

che a Milano osserva ogni cosa dall'alto e non sbaglia mai: è la statua dorata della Madonna Assunta, la Madonnina, che è stata posta nel 1774 sulla guglia più alta del Duomo. Attorno a lei altre tremilaquattrocento statue decorano il gioiello del gotico europeo, non solo santi, ma anche personaggi storici (Lincoln, Vittorio Emanuele, anche Mussolini, che dopo la guerra fu camuffato con baffi e turbante), sportivi (Primo Carnera, Peppino Meazza), musicisti (Arturo Toscanini) letterati (Dante) e un nano di settantacinque centimetri, Giuseppe Bignoli detto il Bagonghi, un famosissimo clown cavallerizzo e ballerino, e tanti tanti altri.


Lo scrittore definisce questo intrigante romanzo

"Una favola noir che ha per protagonisti un re, un nano e un gigante"

rispettivamente il musicista Giovanni D'Anzi, autore della famosissima canzone "Oh mia bela Madunina", il nano Bagonghi e il pugile Primo Carnera di cui racconta le vicende, dall'oscurità al successo clamoroso.

Un libro che racconta tante vicende storiche, reali, frutto di accurate ricerche documentali, condite con un pizzico di fantasia: non è un romanzo storico, non è un giallo ma una non fiction novel che regala il piacere di un tuffo nella storia, in una città meravigliosa, con il brivido della cronaca nera.

...E da milanese mi sono emozionata.


A diesen la canzon la nass a Napuli

E certament gh’han minga tutti i tort.

Sorriento, Mergellina tucc’i popoli

i avran canta’ on milion de volt.

Mi speri che se offenderà nissun

se parlom on cicin anca de num.


O mia bèla Madunina…

che te brillet de lontan.

Tuta dora e piscinina,

ti te dominet Milan.

Sòta a ti se viv la vita,

se sta mai coi man in man,

canten tucc “lontan de Napoli se moeur”

ma po’ i vègnen chi a Milan.



Il gigante e la Madonnina

di Luca Crovi

genere: non fiction novel

Editore: Rizzoli, 2022

Pagine: 192



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