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Immagine del redattoreTiziana Viganò

"I fiori della morte" di J. J. Ellis. Recensione di Tiziana Viganò







Un paese sconcertante il Giappone: da una parte l'elegante raffinatezza di una cultura dove bellezza ed estetica sono alla base della tradizione, dall'altra una modernità dove la tecnologia detta leggi a una società ipercontrollata, soggetta a regole severissime, dove gli individui sono schiacciati, dove le apparenze contano più della verità.



Non è facile per un gaijin, uno straniero, capire quel mondo misterioso e seducente. Eppure J.J. Ellis, scrittore inglese al suo primo romanzo, inizio di una trilogia, riesce a trasportare il lettore in un'atmosfera magica e affascinante, che mescola la trama di un thriller forte alla contemplazione della fioritura dei ciliegi, dove stridono i contrasti, urla il dolore nella cornice dei sakura rosa e bianchi, fiori che sono parte integrante della vita giapponese.



L'ispettore Tetsu Tanaka è il capo dell'ufficio stranieri della polizia metropolitana di Tokyo, figlio di una giapponese e di un soldato americano della base di Okinawa. Una ragazza francese di diciassette anni è sparita, un'altra svedese manca da settimane, i capi vogliono ignorare i fatti, ma lui insiste.

Holly Blain ha la fortuna di essere una delle poche giornaliste occidentali, inglese, a lavorare per un quotidiano di Tokyo grazie alla sua perfetta conoscenza della lingua e della cultura. Si occupa di musica e spettacoli, ma la sua passione è la cronaca nera. Dagli idoli del pop, dall'anime (animazione) ai manga, ai gruppi di girl band dove furoreggia la moda di vestire da Lolita e la cultura kawaii, Holly sa come muoversi in quel mondo e Tanaka ha bisogno della sua consulenza: piano piano la ragazza riuscirà a insinuarsi nell'indagine e a dare il suo fondamentale contributo, rischiando però la vita.


La pelle candida come i sakura "catturata per creare un momento fugace di ossessionante bellezza" è richiesta in un rituale di morte dove una composizione floreale che segue le regole dell'ikebana aspetta un corpo per riempire quel vuoto che nell'estetismo e nella filosofia giapponese ha così importanza. L'assassino ha bisogno di particolari luoghi dove collocare le sue vittime e si sposta nel territorio inseguendo i tempi della fioritura dei ciliegi. Così il lettore viene trasportato dal castello di Himeji, il Castello dell'Airone Bianco, a Matsumoto, il Castello del Corvo Nero, alla rossa Chureito Pagoda, con lo sfondo del monte Fuji, fino a Okinawa. Un viaggio affascinante in Giappone con il sottofondo della musica di Roy Orbison.



Holly dal passato oscuro e per ora segreto, Tanaka che aveva perso una figlia e l'assassino, un bambino annientato: tre persone accomunate dal dolore di perdite terribili in un viaggio nella nostalgia e nella morte ... Potrà la tempesta dei fiori di ciliegio che volano nel vento lenire il loro dolore?


"I fiori della morte"

di J. J. Ellis

genere: giallo

editore: Ponte alle Grazie, 2022

pagine: 368




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