Un bellissimo romanzo d'ambiente e di personaggi, approfonditi entrambi con amore dalla scrittrice, Chiara Forlani.
La narrazione trasporta il lettore nell'Isola Bianca*, un lembo di terra in un'ansa del Po, presso le rive della terraferma a Pontelagoscuro (Ferrara): un luogo affascinante, un ecosistema unico fatto di colture e selva, con una lunga storia di abitanti che hanno lavorato la terra per secoli, nonostante la precarietà di un luogo soggetto a piene impetuose, spesso distruttive. Un salto temporale negli anni Cinquanta, quando la guerra aveva ancora artigli lunghi e aveva lasciato ferite difficilmente guaribili in tutti i personaggi, contadini che vivevano come nel Medioevo in quel piccolo mondo limitato, con usanze, abitudini e credenze di una comunità chiusa.
Quando un delitto scuote l'equilibrio apparente emergono misteri e segreti: Umberto Maris, detto il Sacocia per la ricchezza e l'avarizia, viene trovato morto. Era un usuraio, un violento, con un passato oscuro e tutti avevano conti in sospeso con lui, tutti avrebbero potuto ucciderlo.
Attilio Malvezzi, detto Foresto perchè era stato molto tempo all'estero, è uno strano personaggio, selvatico e solitario, con poteri fuori dal comune: durante la guerra è stato colpito alla testa e gli è rimasto un proiettile conficcato nel cranio, forse per questo ha una sensibilità particolare nei confronti della gente, riesce a percepire emozioni e pensieri degli altri, decodifica i gesti.
Il suo aiuto sarà prezioso, anzi risolutivo, per le indagini dell'amico e compagno di scuola maresciallo Romolo Zeri, investigatore poco dotato a capo di una Stazione scalcinata, dotata di un brigadiere sordo e di un altro zoppo. Anche la giovane e bella maestra Adele, che ha conquistato il cuore chiuso di Attilio, avrà una parte importante per trovare la chiave giusta per aprire quelle porte serrate.
Attorno a loro donne e uomini induriti dal lavoro e dalla fatica di vivere.
Che cosa ha armato la mano dell'assassino? Avidità, odio, vendetta, passione?
Ci sono storie terribili sepolte in un passato non lontano: per risolvere il crimine si dovrà scavare nel dolore. Violenza subita che sfocia in malvagità, in crimini efferati: le colpe di ciò che è accaduto hanno radici profonde e ramificazioni letali. La storia nera del fascismo entra nella storia dell'Isola Bianca si amalgama a una narrazione che dà risalto alla Storia e alle emozioni dei personaggi. La scrittura fluida e piacevole, ricca di sfumature, l'accurata ricerca storica che dà spessore arricchiscono questo avvincente romanzo da non perdere.
*Oggi, disabitata, è oggi un'oasi della LIPU, la Lega Italiana Protezione Uccelli e si può percorrere a piedi o in bicicletta.
Delitto sull’isola Bianca
di Chiara Forlani
Genere: noir, storico
Casa editrice: Nua edizioni, 2020