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"Anatomia di uno scandalo" il libro di Sarah Vaughan. Recensione di Tiziana Viganò








Quanti scandali ogni giorno infettano il mondo della politica e del potere? Per la gioia di tutti quelli che si nutrono di gossip e di vicende morbose i media mettono in scena ogni volta un circo ignobile, soprattutto quando reati sessuali mettono alla gogna personaggi famosi. 
Ma la verità poi viene alla luce, la giustizia è davvero giusta, oppure il sistema giudiziario non non si pone come obbiettivo la ricerca della verità, ma l'evidenza delle prove?


Nel caso di questo legal thriller della scrittrice britannica Sarah Vaughan, giornalista politica e giudiziaria, ci sono tutti gli elementi per attizzare la curiosità del pubblico che oggi si può godere anche la serie televisiva su Netflix (che io non ho visto).


La vicenda, che ricorda il caso Weinstein, quello da cui ha avuto inizio il movimento Metoo (2017), ruota attorno a un personaggio di potere, bello, ricco, senza scrupoli, con una famiglia e un matrimonio perfetti, destinato a salire sempre più nella carriera politica, anche perché intimo amico del Premier inglese. Questo mondo dorato è messo in pericolo dall'accusa di stupro fatta da una sua ex amante, lasciata da poco: James Whitehouse sotiene che si sia trattato di un rapporto violento ma consensuale, mentre Olivia Lytton, la vittima, sostiene di aver negato il consenso.

Ed è proprio i consenso quello che discrimina un rapporto sessuale da una violenza. Il luogo dove è accaduto il fatto rende tutto ancor più piccante: un ascensore nella Camera dei Comuni.

Viene allestito il processo che vede protagonista un'avvocata, Kate Woodcroft, decisa a difendere a oltranza la vittima; è specializzata proprio nelle cause di violenza sulle donne e sembra avere un'ossessione per la ricerca della verità. Nè lei nè la moglie, Sophie, credono all'innocenza di James: pian piano si scoprono segreti e menzogne, l'ipocrisia e la spudoratezza di quell'ambiente privilegiato emergono in superficie. Sophie ricorda episodi accaduti durante l'università, a Oxford, dove lei ha conosciuto James e Tom Southern, il Primo Ministro, che facevano parte di un club esclusivo, i Libertines, giovani rampolli di famiglie altolocate che pensavano di poter fare qualunque azione scellerata e rimanere impuniti.


Quattro le donne protagoniste: Olivia la vittima un po' sottotono, l'unica a non esprimersi mai in prima persona, Kate, l'avvocata guerriera, determinata ad affondare il colpevole, Sophie, moglie modello che dapprima incredula difende il marito, lo vuole a tutti i costi, ma pian piano prende coscienza di sé, Holly, giovane universitaria ingenua che si scontra con la violenza del mondo.


La narrazione procede su due piani temporali, tra gli anni Novanta, ai tempi dell'università dei protagonisti e l'oggi. Il ritmo è lento, adatto a entrare nel profondo della situazione, nei dettagli del processo: i capitoli si alternano con il racconto che le protagoniste fanno dal loro punto di vista, narrando non solo le vicende ma gli stati d'animo, le emozioni forti, indugiando sui particolari.



Potere, bellezza, soldi e privilegi ruotano nella narrazione del processo che vede, come sempre succede, la vittima che diventa accusata, la donna violata che diventa colpevole di aver istigato la violenza e di averla accettata, schiacciata dal senso di colpa e dalla vergogna di essere alla sbarra, costretta a svelare particolari intimi più che imbarazzanti. 

James è un leader, pieno di charme, adorato dalle donne, spavaldo e sicuro di sé, abituato per natura e per professione a manipolare la verità e cambiarla secondo i suoi obiettivi: un narcisista patologico.

"Il guaio delle donne è che gli manca il coraggio delle proprie convinzioni"

afferma James, sprezzante.


Ma la loro debolezza è che vogliono sembrare amabili, vogliono essere accettate, ricordano i momenti in cui erano amate, non reagiscono alle violenze, scambiano troppo spesso la violenza per amore, fanno fatica a denunciare, anche perché rischiano di subire processi, loro vittime, invece dei colpevoli maschi : su questo devono riflettere, per uscire dalla violenza che le opprime e che spesso, troppo spesso, uccide.


"Anatomia di uno scandalo"

di Sarah Vaughan

genere: legal thriller

editore: Einaudi, 2018/2022

pagine: 392



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